giovedì 21 giugno 2012

L'abbandono di Arno


Povero me! Scusate se mi piango tanto addosso, ma che altro mi rimane da fare? Sono veramente stravolto!

I miei genitori umani si sono defilati per un intero fine settimana, zitti zitti, senza dirmi niente, hanno preso la porta e via!
Ma io mi ero immediatamente ammoscato il tutto, infatti li osservavo arrabattarsi a mettere vestiti in una borsa grande. Cioé, io li osservo sempre. Praticamente oltre a mangiare e dormire é la mia unica attivitá. Quindi anche stavolta erano nel mio mirino.
E allora, direte voi non conoscendoli bene come li conosco io, che c'é di strano se uno prepara una borsa, non lo fanno forse anche quando ti portano con sé, come poco fa al mare?
Eh no, cari miei, no no no, qui gatta ci covava, eccome, parola di detective canino, questa volta lo vedevo dalle facce meste e gli sguardi pieni di vergogna che non avevano la piú lontana idea di portami con loro.
Eppoi, suvvia, vi prego, siate seri: quando mai questo branco si mette in movimento con una sola borsa?
Di solito quando partiamo tutti assieme, l'appartamento ribolle di movimento, diciamo pure che vige un casino bestiale: valigie, borsone, sacchetti, sacchi a pelo... Per non stare a nominare tutti gli accessori di cui un cane serio come me abbisogna in tutti i modi di portarsi dietro in viaggio, a cominciare dalle multeplici spazzole per il mio manto, la roba per pulire le orecchie, le medicine, il cibo,  gli immancabili sacchetti per i miei bisogni corporali (che sono rimarchevoli), insomma soltano io riempio una sporta capiente. Invece questa volta niente rivoltamenti degli armadi.
Anzi, tutto fatto alla chetichella.
In sordina.
Non diamo nell'occhio, per caritá. Ma chi pensavano di fregare? Le mie orecchie potenti erano sintonizzate sul piú piccolo sospiro. I miei occhi attenti non si perdevano un movimento. Il mio tartufo  infallibile captavano anche il minimo olezzo!
Mi consolo facendo finta di essere un castoro...
Venerdí mattina ormai ero piú che sicuro che questi mi piantavano, peró ad onor del vero, all'inizio sospettavo una fuga del mio babbo umano, che ogni tanto, specialmente quando siamo in Italia, va via senza di noi, perché deve tornare a lavorare. Quindi quando lui si avvicinava alla porta di casa, ecco che accorrevo io velocissimo e mi piazzavo spaparanzato davanti ad essa, di modo che non potesse aprirla.
Loro ridevano, i due complici, il Gatto e la Volpe, ma avevano sicuramente la coda di paglia!!

E avevano un bel pretendere che io mi alzassi, niente da fare, facevo conto che miagolassero (= traduzione canina di "parlare in cinese").
Invece questi due malandrini, altro che discorsi,  mi hanno abbandonato insieme appassionatamente.
Sono partiti alla volta di Francoforte sul Meno a trovare dei carissimi amici che non vedevano da tanti anni, in concomitanza con il loro anniversario di matrimonio (che sdocinati...).
Mamma mia, ero disperato!
Almeno a Francoforte....
Non piangevo, perché ormai sono grande e non sta davvero bene, ma il mio sguardo disperato, sono sicuro, ha rovinato il gusto della partenza alla mia mamma, giá rosa dai dubbi e i rimorsi di coscienza. Ma, zac..! A nulla é servito pregarli, si sono defilati lo stesso.
Nemmeno ciao mi hanno detto, con la paura che mi agitassi ancora di piú!
È un bel sistema, sí!
....il tempo....
....non era bello!! Tié!!
Ho trascorso dei momenti tristissimi, mi sentivo proprio lasciato in balia di me stesso.
Poi, passato un'eternitá infinita (quaranta minuti circa!!!), all'improvviso ho captato il  girare della chiave nella serratura della  porta.
Evviva rieccoli, direte voi, ma siccome non sono tonto io, non ho creduto nemmeno un secondo che si fossero pentiti e avessero ritrovato la via del ritorno.
No, ormai riconosco benissimo dai rumori che fa chi sta tornando a casa e quella che girava la chiave nella toppa era senza ombra di dubbio la mia sorella umana.
Che Dio la benedica!! Ho cercato di spiegarle la situazione orribile in cui ci trovavamo:


orfani..., abbandonati..., soli...


Ma lei era tranquilla, anzi quasi contenta e felice. Finalmente un fine-settimana in piena libertá!
I miei fratelli umani mi coccolano!(Foto di archivio)
Mica potevo condividere  la sua euforia e le appoggiavo sconsolato il muso sulla spalla (cosa che non faccio mai di mia spontanea volontá e mai per piú di un secondo) e la tenevo con questo vicina a me. Non so se ha capito quanto fossi disperato.
Ad ogni modo almeno adesso non ero piú abbandonato del tutto al mio destino, quindi piano pianino mi sono un po' rinfrancato, ma ero lo stesso rimesso nelle mani di due cuccioloni umani nel pieno della pubertá, il che non mi consolava al cento per cento.
"Ma saranno capaci di andare a caccia?" Mi domandavo.
"Ma chi mi porterá a fare la passeggiata? Di solito sono sempre a giro per conto loro.."
"Ma chi mi metterá la pomatina negli occhi infiammati? Di solito lo sa fare solo la mamma...!"
Invece per fortuna é andato tutto bene, anzi benissimo!
Mi hanno straviziato, coccolato, nutrito e curato. Addirittura la mia sorella umana ha trasferito il suo giaciglio nel letto della mamma, per farmi sentire a mio agio e non costringermi a cambiare le mie abitudini, ma a quel punto, credo, ormai ero rasserenato e avrei dormito serafico anche in camera sua.

Non ho dovuto rinunciare a niente, per fortuna!(Foto di archivio)
Quando i due traditori infidi domenica pomeriggio sono rientrati alla base, peró, tutti felici e contenti, nonostante i miei propositi a lungo premeditati, non sono stato cosí bravo a mascherare i miei sentimenti e a fare l'offeso come sapeva ben fare la famosa gatta Mietzi, la mia predecessora.
No, non ho resistito alla tentazione di fare una danza stile quella della pioggia, con ululati di gioia e scodinzolate furiose.
Ma ho notato che anche quei due erano proprio felici di essere di nuovo a casina da me, anche se prima di abbandonarsi in effusioni verso di me, ci mancherebbe altro, hanno salutato da bravi i loro pargoletti, con un sacco di guaiti e abbracci. Solo quando si sono calmati mi hanno chiamato a loro e mi hanno strapazzato per benino.
Ah, che vita da cani, signori miei, una vera sofferenza la mia. Chissá se mi verranno gli incubi con questi cambiamenti della routine, comunque é piú facile che dipenda da quanto mangio la sera, visto che come tutti ormai sapete, sono diventato golosissimo grazie al mio giá rammentato chip. Ma questa é un'altra storia e ve la racconteró                                                                                             un'altra volta.


lunedì 11 giugno 2012

La vacanza di Arno


Evviva, evviva, siamo andati in vacanza, finalmente! Quest'anno ho davvero molta fortuna, perché il tempo non é proprio il massimo per gli umani, i quali di conseguenza si rarefanno sulla spiaggia, lasciandomi zampa libera! Una goduria davvero!
Anche oggi il mare é mosso, nuvoloso il cielo, vento non freddo come nei giorni passati, ma in abbinamento coi miseri raggi solari piú che sufficiente a convincere i piú a rimanere sotto le lenzuola o tutt'al piú ad andare a fare compere: solo i miei umani con i geni teutonici e la povera mamma invece coi geni freddolosi italiani si azzardavano a stare in spiaggia con queste condizioni atmosferiche, osando portarmi con loro.
 Per mia ulteriore fortuna, i padroni del nostro bagno sono felici di annoverare nel loro branco una cagnetta simpatica e scherzosa, che pur non andando matta per i tuffi in mare, non disdegna di giocare con il sottoscritto!
 Allora semaforo verde per me!
Ma in spiaggia ci vado anche quando il tempo é piú gentile con i "prividipelo", allora peró mi portano alla spiaggia dei cani.

                                           Che bella questa, per me una vera e propria avventura!
 Quando ci sono stato la prima volta due anni fa, cucciolone imberbe di un anno appena, manca poco che mi viene un accidente! Tutti quegli odori di cane, la pineta, gli animali selvatici invisibili agli occhi ma non al mio fiuto, insomma, una roba da far girare la testa ad un giovincello inesperto e nervoso come me! Giá per raggiungere la spiaggia a noi adibita ci dobbiamo fare una discreta camminata (della serie strada facendo magari si svuotano gli intestini...) per viottoli bellissimi immersi tra i pini. Purtroppo pieni di cacca di cane, che evidentemente molti padroni ritengono un abbellimento del paesaggio o addirittura pensano che vivendo con un cane faccia piacere ritrovarsi i suoi escrementi sotto le suole delle scarpe, lasciandole lí per terra per far felici i loro simili. Non hanno ancora capito che gli umani, almeno la maggior parte di loro, non amano affatto odorare di feci canine. La mamma si indignia molto per questa cosa e non capisce perché debba essere cosí difficile recuperare con un sacchetto quello che noi perdiamo e disfarsene in un cestino dei rifíuti.
 Arrivati finalmente a destinazione, non potevo credere ai miei occhi! Cosí tanta acqua tutta insieme non l'avevo mai vista! Ma la vera sensazione stava tutt a nel rumore che faceva: un rombo ritmico regolare che mi faceva non poca paura!

Ho provato pure a berla, visto che a casa mia non faccio altro nei corsi di acqua dolce che irrigano il parco, ma ho avuto una spiacevole sorpresa: era davvero salatissima, piú bevevo e piú mi veniva sete. Ad un certo punto sono dovuto correre come una lepre tra le dune, perché quell'acqua strana come mi era entrata da una parte, cosí voleva uscire dall'altra. Infatti non ho fatto in tempo ad accucciarmi che un getto poderoso, stile pisciatona di mucca bavarese, mi é sfuggita dal sedere, innaffiando il territorio circostante.
 Per fortuna era davvero solo acqua, con solo uno o due pezzetti di osso di collo di pollo, subito assorbita dalla sabbia. La mamma ha pulito tutto meticolosamente lo stesso, sicuramente un po' si sentiva pure in colpa, ma io che potevo fare? Sono pure andato lontano dalle persone, in un angolino fuori mano, piú bravo di cosí!
Comunque a quei tempi la spiaggia, pur piacendomi da matti, mi stressava assai con tutti quei cani che correvano dentro e fuori dall'acqua: io abbaiavo a tutti, facendomi subito riconoscere! La cosa per me peró piú difficile da sopportare era che i miei fratelli umani si tuffavano in acqua anche con quelle ondone rumorosissime e altissime, molto piú alte di me, aggrappati a delle tavole di polistirolo, con l'aria di affogare ad ognuna che arrivava.
Per la miseria, non esiste che i miei umani corrano un tale pericolo senza che io intervenga!
 Cosí mi tuffavo dietro a loro, abbaiando come l'allarme anti-incendio e la sirena di mezzogiorno unificate, e sprezzante delle onde che mi travolgevano regolarmente, alla fine li ho acchiappati uno dopo l'altro e li ho tratti in salvo: il maschio si é fatto tirare con la cordicella della tavola, mentre la femmina, quella spepera testarda piú di un mulo, non voleva mica collaborare, e allora ho dovuto ricorrere alle maniere forti e ho addentato direttamente la tavola e l'ho trascinata a riva. Penserete che mi abbiano ringraziato? Ma nemmeno ci hanno pensato, quei disgraziati, anzi, a dirla tutta erano immusoniti e la femmina addirittura manca poco che si metta a piangere per via di due buchini lasciati dalle mie zanne sulla sua preziosa tavola, devo dire di un materiale molto cedevole, perché io delicatissimo come sono, ho strinto solo il necessario per non farmela sfuggire di bocca, mica ne ho staccato un pezzo o che so io! Invece loro due erano arrabbiatissimi e mi brontolavano e si lamentavano che col cane (cioé me) non si potevano divertire per niente perché io (ma pensa te!) "rompevo" veramente di brutto. Per fortuna la parte piú matura del branco si spanciava dalle risate e credo che almeno loro abbiano apprezzato la mia prestazione improvvisata.
Ma torniamo al giorno d'oggi, sennó qui chissá quando si finisce, devo dire che anch'io un poco sorrido del mio comportamento impulsivo di allora e quando li vedo in acqua senza di me un poco mi agito sempre, ma sono assai piú rilassato di allora. Ad ogni modo mi tengono lontano dalle tavole e mi danno la via solo se hanno finito di fare gli "sguaiati", come direi io, tra le onde. Il male é che li graffio tutti con i miei "unghioni" quando nuoto verso di loro, quindi non mi vedono di buon occhio nelle loro vicinanze, con la pelle spelacchiata ammorbidita dell'acqua salmastra che si ritrovano stando a guazzo, ne posso fare di danni!
La cosa che mi piace piú di tutte, peró, é che ci sono sempre piú persone che portano il loro cane in vacanza con loro e anche oggi, piú tardi, arrivavano davvero tanti quattrozampe sul bagnoasciuga in compagnia delle loro famiglie, felici e giocondi, senza dare noia a qualcuno in veritá.
Sarebbe davvero bellissimo se anche con piú bagnanti sulla spiaggia ci fosse posto anche per noi, ben educati e puliti, si intende, a poterci godere le vacanze e farle fare anche ai membri del nostro branco, che spesso, pur di non abbandonarci, rinunciano.